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È tempo per me d'andare, mamma, me ne vado
 
Quando nell'oscurità pallente dell'alba solitaria
Tu stenderai le braccia al tuo piccino che è nel letto
Io ti dirò: "Il bimbo non c'è! Mamma, me ne vado."
 
Diventerò un delicato soffio d'aria e ti carezzerò
E incresperò l'acqua mentre ti bagni e ti bacerò
Ti bacerò ancora
 
Nella notte tempestosa mentre la pioggia batte sulle foglie
Tu m'udrai bisbigliare nel tuo letto
E il mio riso splenderà
Con il lampo attraverso la finestra aperta
Nella tua stanza
Se tu veglierai fin tardi nella notte
Pensando al tuo piccino
Io ti canterò dalle stelle:
"Dormi, mamma, dormi."
 
Sugli erranti raggi lunari io verrò pian piano
Sul tuo letto e giacerò sul tuo cuore mentre tu dormi
 
Diverrò un sogno e attraverso le tue palpebre socchiuse
Scenderò nel profondo del tuo sonno
E quando ti sveglierai e guarderai intorno angosciata
Come una lucciola scintillante m'involerò nell'oscurità
 
Quando nel giorno della gran festa
I bimbi del villaggio verranno
E giocheranno intorno alla casa
Mi fonderò nella musica del flauto
E palpiterò nel tuo cuore tutto il giorno
 
La cara zi verrà coi doni della festa
E domanderà:
"Dov'è il nostro piccino, sorella?"
Mamma, tu le dirai dolcemente:
"È nelle pupille dei miei occhi
In me stessa e nell'anima mia!"


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Biography:

Though Ottorino Respighi (1879-1936) wrote many operas, ballets, and chamber works, he is easily best known for his orchestral tone poems. The prolific Italian composer had subsidiary careers as a musicologist and academic, and though he does not enjoy the same reputation as other orchestral composers of his time, he is widely admired for his immense skill at orchestration.
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